La calamita di Tiziano
Mentre riapre la Tosio Martinengo, una mostra si irradia dal Museo di Santa Giulia
La mostra «Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia», al Museo di Santa Giulia dal 21 marzo al primo luglio, e la riapertura, dopo nove anni, della Pinacoteca Tosio Martinengo sono gli appuntamenti imperdibili di questi mesi a Brescia. La mostra, curata da Francesco Frangi e promossa da Comune e Fondazione Brescia Musei con Civita Mostre, s’irradia da Santa Giulia nella città e nei suoi dintorni: nella Pinacoteca Tosio Martinengo, nel Museo Diocesano, nella Collegiata dei Santi Nazaro e Celso e in altre chiese, urbane e del territorio, lungo quattro percorsi disegnati dal direttore del Museo Diocesano, Giuseppe Fusari.
Il progetto si pone nel solco delle storiche esposizioni sui maestri bresciani del passato, da Romanino (1965) a Moretto, Savoldo e Pitocchetto (anni Ottanta), a Vincenzo Foppa (2002): ora va in scena Tiziano, di cui la mostra indaga il magistero esercitato sui migliori
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