Querelle bolognese: Barilli, Calzolari e l'improvvisa riscoperta di Bendini

Pier Paolo Calzolari ha ritirato per protesta la sua opera «Senza Titolo», in sale e piombo, del 1986 dalla mostra ««Bologna dopo Morandi 1945-2015», a Palazzo Fava-Genus Bononiae, curata da Renato Barilli
Giovanni Pellinghelli del Monticello |

Bologna. È querelle fra Renato Barilli, storico ottuagenario critico dell’arte contemporanea, e l’artista Pier Paolo Calzolari, fra gli esponenti più apprezzati a livello mondiale della pittura italiana della seconda metà del XX secolo. A suscitare il vespaio è la mostra «Bologna dopo Morandi 1945-2015», a Palazzo Fava-Genus Bononiae fino all’8 gennaio, curata da Renato Barilli.

La mostra è suddivisa in tante differenti «stazioni» a segnare le tappe fondamentali dell’iter evolutivo e creativo della pittura bolognese appunto dal 1945 ad oggi. Fin dall’apertura, il 23 settembre scorso, ha suscitato perplessità la «dedicazione» della «Stazione VI», centrale agli anni 1960 a loro volta centralissimi nella formazione dello scenario pittorico bolognese, alla figura del, peraltro valido, pittore Vasco Bendini, presentata come motore e fulcro propositivo di una scuola di giovani artisti a
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