Prosegue alla Fondazione Modena Arti Visive-FMAV, presieduta da Donatella Pieri, l’attività espositiva organizzata presso le sedi del Museo della Figurina, della Palazzina Vigarani e di Palazzo Santa Margherita. In quest’ultimo luogo, dopo Luigi Ghirri è la volta dei giovani fotografi del Premio Davide Vignali, intitolato all’ex studente modenese scomparso nel 2011: dalle 127 candidature del concorso per i giovani talenti del territorio emiliano, sono state scelte alcune immagini tra cui quelle di Anita Schulte-Bunert (primo premio), Sara Ori, Martina Magnani, Rebecca Felicelli, Sofia Kalfus, Martina Bellapianta, Gloria Venturelli.

Nelle contigue sale del Museo della Figurina i curatori Lorenzo Respi e Francesca Fontana hanno approfondito tematiche del gioco digitale, in omaggio a Modena di recente insignita del titolo di «Città creativa Unesco per le Media Arts».

La mostra «Minecraft Museum Adventure. Viaggio nel mondo della figurina» si basa sul videogioco più venduto al mondo, Minecraft appunto, creato nel 2009 dallo svedese Markus «Notch» Persson: l’ampio patrimonio di figurine del museo diviene parte integrante dell’universo del videogioco che lo colloca in vari livelli di difficoltà crescente, trasformandolo in una sorta di escape room.

Sostanzialmente la prima tappa del museo che, con il futuro trasferimento all’ex ospedale Sant’Agostino in corso di restauro, si legherà sempre più alle nuove tecnologie. Infine la Vigarani ospita «IOCOSE. Loops & Vectors», la prima personale in un museo del collettivo artistico fondato nel 2006 da Matteo Cremonesi, Filippo Cuttica, Davide Prati e Paolo Ruffino.

I curatori Francesca Lazzarini e Daniele De Luigi espongono i lavori dell’ultimo decennio, tutti incentrati sulla ricerca delle tracce lasciate dai fallimenti delle narrazioni sul futuro della tecnologia. Una sorta di critica del progresso attraverso la science fiction. Tutte le mostre terminano il 26 febbraio.