Altdorfer fantastico

G.P.M. |

Dal 17 marzo al 14 giugno al Kunsthistorisches Museum la mostra «Mondi fantastici. Albrecht Altdorfer e l’espressionismo nell’arte ai primi del 1500» illustra uno dei fenomeni più suggestivi del Rinascimento del Nord: quell’«espressività» (antesignana dell’Espressionismo otto-novecentesco) che segnò nei primi tre decenni del Cinquecento la pittura tedesca e che fa capo alla Scuola Danubiana. Questa, influenzata da Lucas Cranach il Vecchio e da Matthias Grünewald, ebbe in Altdorfer (1480-1538) il suo massimo esponente ed estese i suoi fermenti «espressionistici» anche in altre regioni dell’Europa centrale e in Italia: la Scuola Danubiana influenzò infatti la pittura fiamminga, olandese, spagnola e quella italiana del Centro-nord, «dissidente» dai canoni del bello ideale di Raffaello, fra tutti il bolognese Amico Aspertini. Sono eposte oltre 140 opere di Altdorfer (nella foto,
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