51 opere dal ’400 al ’700 del cratere sismico delle Marche

Al restauro seguirà una mostra che si terrà a Senigallia e a Roma

«Lucia trascinata al lupanare con i buoi», di Jacobello del Fiore (particolare)
Stefano Miliani |  | Senigallia (An)

Con l’iniziativa «Capolavori delle Marche restaurati dopo il sisma 2016-2017» il ramo marchigiano dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani - Anci, presieduto dal sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, e il Pio Sodalizio dei Piceni (presidente Giovanni Castellucci) con un fondo di 200mila euro hanno restaurato 51 opere dal ’400 al ’700 provenienti da 17 Comuni del cratere scelte con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (tra gli autori Jacobello del Fiore, Vittore Crivelli, Cola dell’Amatrice, il Cavalier d’Arpino e Ludovico Cardi detto il Cigoli).

I lavori, affidati a restauratori marchigiani (l’Università di Camerino cura la diagnostica), devono terminare entro questo mese; seguirà una mostra che si terrà da ottobre a febbraio 2020 nel Palazzo del Duca a Senigallia e da marzo a giugno 2020 nei Musei di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio a Roma.

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