L’asta di arte moderna e contemporanea che sarà battuta da Poleschi il 9 e 10 maggio si terrà negli spazi della Posteria, a pochi passi dalla precedente sede di Foro Buonaparte, dalla quale la casa d’arte e galleria si è recentemente spostata. Circa 250 i lotti messi all’incanto nelle due sessioni, fra cui si segnala una bachelite di Agnetti, «La parola è percorso», 1971, stimata 60-80mila euro.


Dell’artista concettuale milanese (1926-81) sono ora in corso due mostre, a Catania, Fondazione Brodbeck, a cura di Giovanni Iovane, e a Milano, nella Osart Gallery (cfr. lo scorso numero p. 64), in attesa della grande antologica dell’estate prossima, sempre a Milano, in Palazzo Reale. Munari, di cui è aperta una mostra al Museo Ettore Fico di Torino fino all’11 giugno (cfr. n. 372, feb. ’17, p. 36), ha in catalogo un  «Negativo-Positivo», 1961, proposto a 30-40mila euro; di Baj «Uomo con due animali n° 9», del 1955, è stimato 50-60mila euro, e di Perilli «Plus que nature», una tecnica mista su tela del 1969, 35-45mila. Di grande interesse sono anche la tela «Orbis II», 1970, di Dorazio (25-30mila euro) e la poetica «Annunciazione», 1973, piccolo gesso di Melotti proposto a 8-10mila.