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La Biblioteca Archimede di Settimo Torinese. La città alle porte di Torino non possiede un ricco partimonio artistico né paesaggistico: la candidatura punta invece sullo sviluppo ecosostenibile, l’innovazione artistica e sociale in campo teatrale e su itinerari nell’archeologia industriale e nella cultura manufatturiera

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La Biblioteca Archimede di Settimo Torinese. La città alle porte di Torino non possiede un ricco partimonio artistico né paesaggistico: la candidatura punta invece sullo sviluppo ecosostenibile, l’innovazione artistica e sociale in campo teatrale e su itinerari nell’archeologia industriale e nella cultura manufatturiera

21 candidate a Capitale Italiana della Cultura 2018

Stefano Luppi

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Roma. Il Ministero dei Beni e della Attività culturali e del Turismo si prepara a scegliere la città Capitale Italiana della Cultura 2018, selezione a cui parteciperanno Alghero, Aliano (Mt), Altamura (Ba), Aquileia (Ud), Caserta, Comacchio (Fe), Cosenza, Ercolano (Na), Iglesias, Montebelluna (Tv), La Spezia, Ostuni (Br), Palermo, Piazza Armerina (En), Recanati (Mc), Settimo Torinese (To), Spoleto (Pg), Trento, l’Unione dei Comuni Elimo-Ericini in Sicilia, Vittorio Veneto (Tv) e congiuntamente Viterbo, Orvieto (Tr) e Chiusi (Si).
La selezione si concluderà entro il 31 gennaio 2017 e come nelle precedenti edizioni, la designata Capitale Italiana della Cultura (quest’anno è Mantova, l’anno prossimo Pistoia) riceverà dal Governo un contributo di un milione di euro per la realizzazione del progetto.

La città vincitrice verrà scelta da una giuria composta da sette esperti di chiara fama nel settore della cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica. Il ministro Dario Franceschini ricorda gli obiettivi: «Il miglioramento dell’offerta culturale; il rafforzamento della coesione e dell’inclusione sociale, nonché dello sviluppo della partecipazione pubblica; l’incremento dell’attrattività turistica; l’utilizzo delle nuove tecnologie; la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità nei settori culturali e creativi; il conseguimento di risultati sostenibili nell’ambito dell’innovazione culturale».

La Biblioteca Archimede di Settimo Torinese. La città alle porte di Torino non possiede un ricco partimonio artistico né paesaggistico: la candidatura punta invece sullo sviluppo ecosostenibile, l’innovazione artistica e sociale in campo teatrale e su itinerari nell’archeologia industriale e nella cultura manufatturiera

Stefano Luppi, 03 agosto 2016 | © Riproduzione riservata

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