Roma. Il 26 giugno 2009 l’Unesco ha riconosciuto le Dolomiti Patrimonio dell’Umanità per il loro alto valore estetico e paesaggistico e per l’importanza scientifica a livello geologico e geomorfologico. Fino al 2 settembre sono il soggetto di una mostra fotografica nello Spazio Fontana di Palazzo delle Esposizioni, una quarantina di scatti del fotografo Georg Tappeiner che tra quelle montagne è nato (Merano, 1964) ed è tornato a vivere.
«Dolomiti. Il cuore di pietra del mondo», promossa da Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo in sinergia con Fondazione Dolomiti Unesco, presenta una carrellata di vedute che esaltano la magia del silenzio, dei colori e delle rarefatte atmosfere di quelle vette (nella foto, «La Marmolada sullo sfondo a sinistra, il Gruppo del Sella al centro e Sass Ciampac in primo piano»). Per dieci anni fotografo pubblicitario a Londra, poi trasferitosi a Milano, dal 2005 Tappeiner percorre le Dolomiti a piedi esplorandone l’anima, come attestano riviste note come il «National Geographic» e mostre in varie città.
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