Ambrogio va in Maremma

A Massa Marittima i capolavori di Lorenzetti di due decenni

Ambrogio Lorenzetti, Madonna col Bambino in trono con Virtù teologali, angeli musicanti, santi e profeti, 1335-1336, Massa Marittima, Museo di Arte Sacra. Foto di Marcello Formichi  © foto su concessione del Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo – Polo museale della Toscana. Foto archivio Pinacoteca Nazionale di Siena
Laura Lombardi |

Massa Marittima (Grosseto). Tra le opere su tavola di Ambrogio Lorenzetti, la «Maestà» del 1335, dipinta a tempera e oro, argento e lapislazzuli per gli eremiti agostiniani della chiesa di San Pietro all’Orto, è senza dubbio uno dei suoi capolavori, ricordata anche da Lorenzo Ghiberti nei suoi Commentarii, e costituisce il fulcro della mostra «Ambrogio Lorenzetti in Maremma. I capolavori dei territori di Grosseto e Siena», curata da Alessandro Bagnoli e aperta fino al 16 settembre nelle sale del Complesso Museale di San Pietro all’Orto.

Si tratta di una composizione affollata e complessa dal punto di vista iconografico, dove tutt’intorno e ai piedi del trono della Vergine con il Bambin Gesù, sono le virtù teologali, angeli musicanti, santi e profeti a esaltare il carattere epocale di quell’evento sacro, in una gamma cromatica calda e attraente. Ma intorno alla «Maestà» si dipana una
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