Biblioteca Vaticana: manoscritti digitali con Oxford e Polonsky

Consultabili online, gratuitamente, oltre un milione e mezzo di pagine

La Sala consultazione manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana
Arianna Antoniutti |

La Biblioteca Vaticana, nata nel 1451 per volontà di Niccolò V Parentucelli e formalmente istituita con Bolla papale nel 1475 da Sisto IV della Rovere, racchiude un patrimonio di circa 180mila volumi manoscritti e d’archivio, 1,6 milioni di libri stampati, più di 8.600 incunaboli, 300mila tra monete e medaglie, 150mila fra stampe, disegni e matrici e oltre 150mila fotografie.

La sua vocazione, sin dall’origine, di biblioteca aperta al pubblico degli studiosi, inevitabilmente comporta la questione della conservazione dei volumi, imperativa soprattutto nel caso dei testi antichi e dei manoscritti.

Sin dal 2010 la Biblioteca Vaticana ha intrapreso un progetto di digitalizzazione della propria collezione di manoscritti di epoca medievale e umanistica, con la duplice finalità della conservazione a lungo termine e della consultazione digitale online, a titolo gratuito, fruibile nell’area Digivatlib del
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