Il visitatore evacuato

L'editoriale di Franco Fanelli

Una veduta dall'alto di «The Double Slide» di Carsten Höller nel fiorentino Palazzo Strozzi
Franco Fanelli |  | Firenze

Il sadismo è una delle belle arti. Germogliò negli anni Settanta del XX secolo, quando i suoi adepti cominciarono a infliggere efferate torture a colpi di chilometrici video, logoranti performance e oggetti enigmatici a coloro che si addentravano nei suoi oscuri luoghi di culto. Risale ad allora la codificazione dell’arte contemporanea così come la intendiamo oggi, quale religione a un tempo misterica e rivelata, e che ben presto dall’oscurità dei mitrei sarebbe ascesa alla luce divina dei massimi templi, acclamata da folle festanti.

Gli storici delle religioni ricorderanno l’inizio del XXI secolo come uno dei periodi di massima fioritura del Sadismo Artistico Contemporaneo (Sac). Un crudele sacerdote di quel culto è Carsten Höller da Stoccolma. Dopo studi in agraria e in biologia, prese i voti entrando nell’ordine dei Relazionali Partecipativi, la cui Regola impone un’osservanza
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