Rodin alla greca

Al British Museum in 80 opere il suo debito con l’arte classica greca

Auguste Rodin, gesso del marmo «Il bacio» versione del 1888-89. Cortesia Musée Rodin
Donald Lee |  | Londra

Con la mostra «Rodin e l’arte dell’antica Grecia», allestita dal 26 aprile al 29 luglio, il British Museum approfondisce lo studio su Rodin e l’uso della collezione di arte greca antica del museo nello sviluppo della sua scultura. Durante la sua vita e anche in seguito, Rodin è stato spesso associato a Michelangelo. Come in tutti questi casi di analogie storiche (Mozart come Raffaello, ad esempio), le somiglianze sono più suggestive che analitiche o rivelatrici di un’effettiva vicinanza.

Ma è facile capire perché lo scultore francese fu accomunato a quello fiorentino: un certo livello di terribilità, soprattutto nel potere espressivo che emana, ad esempio, dai ritratti dei grandi scrittori romantici Victor Hugo (1883) e Honoré de Balzac (1891), la sua predilezione per i frammenti e le opere incomplete reminiscenti del non finito dell’italiano, la monumentalità delle sue opere pubbliche
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