Prima che bruci tutto

Spesso alla classe dirigente sfugge il ruolo propulsore che i musei hanno nella nostra società

L'incendio occorso il 3 settembre al Museo Nazionale di Rio de Janeiro
Salvatore Settis |

Lo scorso 3 settembre un devastante incendio distruggeva il Museo Nazionale di Rio de Janeiro. Quell’evento, geograficamente così remoto, ci riguarda in realtà da vicino: e non solo perché fra le collezioni annientate dal fuoco c’erano centinaia di reperti archeologici dall’Italia raccolti dall’imperatrice Teresa Cristina, sorella del re di Napoli Ferdinando II, ma perché l’incuria in cui quel museo era stato lasciato segnala, pur in una situazione culturale e politica molto diversa da quella dei Paesi europei, l’orizzonte di un possibile degrado della memoria culturale e delle istituzioni, come i musei, che ne sono serbatoi e custodi.

Dietro le responsabilità e le negligenze contingenti di quell’incendio vi sono infatti sviluppi e problemi di ben più vasta portata. Due fattori appaiono essenziali: primo, quella che è stata chiamata la «decapitalizzazione», processo istituzionale di
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Salvatore Settis