Pompei, riaperte le domus del Marinaio e di Championnet

La  testa di Marcello  esposta nello spazio museo della Casa di Championnet
Carlo Avvisati |

Pompei (Na). Altri due tasselli si aggiungono al Gpp, il Grande Progetto Pompei, con la riapertura della Casa del Marinaio e della Casa di Championnet dopo quasi due anni di restauro.

Il recupero della Casa de Marinaio ha interessato le strutture, gli apparati decorativi pavimentali e  quelli parietali. La casa, a doppio atrio, dotata di un impianto termale privato e di uno spazio ipogeo adibito a panificio è un unicum a Pompei proprio per la sua planimetria che si articola su due livelli, coniugando inoltre le caratteristiche di una casa elegante con l’uso di locali in ambito commerciale e produttivo. Riportata alla luce a partire dal 1871, la domus, che aveva anche un piccolo complesso termale, prende il nome da un mosaico rinvenuto all’ingresso, oggi parzialmente conservato, in cui erano raffigurate sei navi, all’ancora nei rispettivi arsenali. La stanza più importante del complesso era
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© Riproduzione riservata Il peristilio della Casa del Marinaio a Pompei, con vista sul Vesuvio
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