Il faraone che amava la caccia e lo sport

Amenofi II e l’Egitto meno noto al Mudec

Una pagina del giornale di scavo di Victor Loret relativa alla scoperta delle mummie reali nella Tomba di Amenofi II (Università degli Studi di Milano)
Francesco Tiradritti |  | Milano

Pur essendo vissuto quando l’Egitto era all’apice della sua potenza, Amenofi II (1428-1397) non è tra i sovrani più noti al grande pubblico. Figlio del grande Thutmosi III (1479-1425) la sua figura e le sue gesta risultano oscurate da quelle del padre che riuscì a estendere l’influenza dello Stato faraonico su un territorio che andava dalla quarta cataratta del Nilo alle rive dell’Eufrate. Amenofi II consolidò le conquiste paterne e ne proseguì l’attività costruttiva. La notorietà di Amenofi II è però legata alla sua fama di cacciatore e sportivo. Celeberrimo è il rilievo oggi esposto al Museo di Arte Antica di Luxor (J. 129) che lo ritrae sul cocchio mentre trafigge con le frecce un massiccio lingotto di rame.

Il nome di Amenofi II è anche legato a uno dei più importanti ritrovamenti effettuati nella Valle dei Re. La sua tomba fu scoperta nel 1898-99 dall’egittologo francese Victor
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© Riproduzione riservata Victor Loret con la mummia scoperta nella tomba di Amenofi II. Università degli Studi di Milano Sfinge di Amenofi II dal Tempio di Karnak © Museo Egizio del Cairo
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