Berlino. Controverso, scandaloso, sorvegliato dalla censura cinese ma sostenuto da molti, tra i quali Ai Weiwei, più volte arrestato con l’accusa di pornografia, Ren Hang si è tolto la vita pochi giorni fa a Berlino, e a darne per primo la notizia è stato un suo grande amico, l’editore Pierre Bessard.
Talentuosa e innovativa promessa della fotografia cinese, avrebbe compiuto trent’anni il prossimo 30 marzo, e nonostante i suoi lavori siano fatti di luce, di colori e di superfici levigate, di bellezza e sensualità, la sua voce non aveva mai taciuto un dolore di vivere dichiarato apertamente anche sui social, dove il 27 gennaio, vigilia del capodanno cinese, aveva scritto «Il desiderio di ogni anno è lo stesso: morire prima. Spero che accada quest’anno».
Se ne va mentre il mondo lo celebra con le personali allestite a Stoccolma, dove il museo Fotografiska ha da poco inaugurato «Human Love» (fino al 2 aprile), e ad Amsterdam, dove al Foam è ancora in corso «Naked/Nude» (fino al 12 marzo).