Nuoro. Riprende il ciclo che il Man sta dedicando alla Street Photography, e dopo Vivian Maier e Garry Winogrand è la volta di Berenice Abbott. Curata da Anne Morin, «Berenice Abbott. Topografie» è la prima antologica che l’Italia dedica alla fotografa americana, della quale il museo espone fino al 31 maggio ottantadue stampe originali, datate tra la metà degli anni Venti e i primi Sessanta, e suddivise nei tre capitoli «Ritratti», «New York» e «Fotografie scientifiche». Curiosa e volitiva, indipendente e spregiudicata nel seguire le proprie passioni, oltre che dichiaratamente lesbica, la Abbott (1898-1991) nasce a Springfield, in Ohio, e nel 1918 si sposta a New York in una grande casa del Greenwich Village che ospita scrittori, filosofi e anarchici. Mentre segue i corsi di scultura incontra Man Ray e nel 1921 lo segue a Parigi. Qui continua lo studio di arti plastiche, ma la tentazione della ...
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