L'Opera House all’avanguardia

Per la conservazione di un milione di piastrelle, test di acustica meccanizzati con il sostegno della Getty Foundation

L’Opera House di Sydney, icona dell’architettura del XX secolo
Emily Sharpe |  | Sidney

Un milione di piastrelle in ceramica bianca smaltata riveste il tetto prefabbricato in cemento armato, alto 65 metri, dell’Opera House, il capolavoro dell’architetto danese Jørn Utzon che da 44 anni domina il porto della città australiana. Le piastrelle devono essere controllate a mano e picchiettate ogni cinque anni da tecnici specializzati, che «ammainano le vele» del tetto per individuarne variazioni di suono o aspetto.

Ora, grazie agli sforzi congiunti dell’Opera House, della Getty Foundation, dell’Università di Sydney e del gruppo di engineering e design Arup, questo costoso, e rischioso, procedimento è a un passo dal diventare un ricordo del passato. I ricercatori hanno aggiunto un microfono e dei sensori ai martelli utilizzati per il controllo allo scopo di aumentare la qualità delle informazioni raccolte durante questi test. Stanno anche considerando l’impiego della robotica con
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

© Riproduzione riservata
Altri articoli di Emily Sharpe