Presi a martellate a Palmira, curati dall'Iscr

I frammenti di un busto palmireno ora in restauro all'Iscr
Federico Castelli Gattinara |

Roma. Esposti nella mostra che si è chiusa l’11 dicembre al Colosseo, i due altorilievi provenienti da Palmira violentemente danneggiati dalle milizie dell’Isis sono nei laboratori Iscr del San Michele, come da accordi col Museo Nazionale di Damasco, che ne è il proprietario e dove torneranno restaurati.

Si tratta di due ritratti panneggiati di un uomo e di una donna, scolpiti nella pietra ma presi a martellate soprattutto nei volti. I busti funerari dei due aristocratici raffigurano un uomo con toga, ampio mantello e un rotolo in mano, una donna con il tipico costume palmireno, il velo sulla testa, i capelli fermati da una fascia ricamata e con gioielli, tre collane e una spilla per fissare il mantello sulla spalla.
Quando nel maggio 2015 l’Isis stava per entrare a Palmira, la Direzione generale delle antichità e dei musei di Damasco compì una rischiosa operazione di salvataggio dei tesori del
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© Riproduzione riservata Ritratto palmireno Ritratto palmireno I frammenti di un busto palmireno ora in restauro all'Iscr Uno dei busti palmireni in restauro all'Iscr
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