Nell'obiettivo di Comencini l'atmosfera sospesa dell'Italia del dopoguerra

Una fotografia di Luigi Comencini
Luca Scarlini |

Luigi Comencini (1916-2007), insieme al suo amico e sodale Alberto Lattuada si è avvicinato al cinema dalla fotografia; nel 1946 realizzò una serie di immagini, che oggi vengono riproposte per la celebrazione del settantesimo della Cineteca Italiana di Milano, con una mostra aperta fino al 15 febbraio nello Spazio Oberdan.

Nell’Italia distrutta dai bombardamenti, il bersaglio dell'obiettivo di Comencini sono stati spesso i piccoli, protagonisti di molti suoi film celebri e già al centro del notevole documentario «Bambini in città», girato nello stesso anno, in un legame strettissimo con quelle immagini ferme. Il giovane autore gira per Milano e le sue periferie, che sono ancora agricole: basta allontanarsi di qualche fermata di tram e compaiono cascine e rogge. Una donna in abiti scuri sta di fronte a un muro che è sul punto di crollare, un gruppo di ragazzi gioca a pallone nello spiazzo di fronte
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© Riproduzione riservata La copertina del volume Una fotografia di Luigi Comencini Luigi Comencini dietro la macchina da presa Una fotografia di Luigi Comencini Una fotografia di Luigi Comencini Una fotografia di Luigi Comencini
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