Aquileia (Udine). Sono poco più di una ventina di manufatti e tutti preziosi. Alcuni di questi possono essere racchiusi nel palmo di una mano. Sono piccole placche lavorate a sbalzo, raffinati gioielli e lamine sottilissime, ma anche uno straordinario rhyton (recipiente per liquidi a forma di corno) con protome di leone alato accovacciato, un pugnale con decorazioni animalistiche e frammenti architettonici provenienti da capitelli monumentali.
Capolavori realizzati in oro, faïence, bronzo, pietra calcarea e terracotta, che sprigionano lo sfarzo e la ricchezza dell’arte di corte persiana già celebre nell’antichità come racconta Erodoto nelle Storie.
Un assaggio di questa produzione artistica è ora esposto fino al 30 settembre nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia in «Leoni e tori dall’antica Persia ad Aquileia» (catalogo
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