Parigi. Il Jeu de Paume dedica una grande monografica al «poeta di Praga», Josef Sudek, a quarant’anni dalla sua scomparsa. «Le monde à ma fenêtre», che si tiene fino al 25 settembre ed è organizzata in collaborazione con la National Gallery of Canada di Ottawa, allestisce 150 scatti che ripercorrono tutta la carriera del fotografo cecoslovacco (nato a Kolin nel 1896 e morto a Praga, a 80 anni), segnato dall’esperienza della guerra, in cui perse l’uso del braccio destro.
Si comincia con i primi lavori degli anni Venti, le nature morte, i ritratti dei compagni dell’Invalidovna, l’ospedale per gli invalidi di guerra, gli interni della cattedrale San Vito, a Praga. Sono esposti naturalmente anche i paesaggi immortalati dalla finestra del suo studio, «paragonabile alla superfice di una tela», che raccontano di attese e di assenze, l’intimità delle vie di Praga in contrasto con lo squallore dei quartieri periferici, scatti intrisi di realismo romantico.