Ornamenti globali e locali

La copertina del volume
Loretta Vandi |

In questi ultimi anni l'interesse per l'ornamento è di nuovo tornato alla ribalta, soprattutto in pubblicazioni in lingua inglese e francese. Sono anche aumentate le conferenze dedicate a questo soggetto (Francia, Svizzera, Germania, Italia e Usa) che funziona come elemento di raccordo tra la storia dell'arte e la storia dell'architettura.
La recente raccolta di saggi curata da Gülru Necipoğlu e Alina Payne, dedicata a storie di ornamento (dal globale al locale), si colloca all'interno di questo clima. Il contributo più interessante di questo volume alle ricerche contemporanee sull'ornamento è l'aver messo in chiaro (forse inconsapevolmente) che ogni periodo storico è più complesso (talvolta confuso) artisticamente di quanto si sia soliti ammettere.
Ma come si potrebbe definire l'ornamento? Secondo Jonathan Hay nel suo saggio The passage of the Other, esso è «l'affermazione ritmica di motivi
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)

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