Dietrofront sulle stanze segrete nella Tomba di Tutankhamon

Colpo di scena a un convegno al Cairo: un gruppo di scienziati interpellati dal National Geographic boccia i risultati delle analisi condotte nei mesi scorsi. Il ministro egiziano annuncia la creazione di un comitato per dirimere la questione

Da sinistra a destra: Hirokatsu Watanabe, l’ex Ministro delle Antichità Mahmoud el-Damaty, Nicholas Reeves e la signora Reeves
Francesco Tiradritti |

Il Cairo. Alla fine dell’estate scorsa grande clamore aveva destato l’annuncio dell’individuazione di due camere segrete all’interno della Tomba di Tutankhamon. La notizia era stata annunciata dall’egittologo inglese Nicholas Reeves che aveva anche ipotizzato che in una delle due stanze fosse sepolta la regina di Nefertiti, sposa di Akhenaton (1350-1333) e la cui effigie, dai tratti forse un po’ troppo occidentali, è arcinota grazie al celebre busto del Museo di Berlino.

Quella che da subito è stata recepita come una sensazionale scoperta era in realtà soltanto un’ipotesi basata su quelle che, all’apparenza, sembravano solide teorie, ma che di fatto risultavano essere soltanto discorsi ben costruiti intorno ad argomenti labili e aleatori.
Come spesso succede in questi casi e nell’impossibilità di toccare le pareti dipinte del sepolcro di Tutankhamon si è deciso dirimere la faccenda
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