I segreti offshore del mondo dell'arte nei Panama Papers

Amedeo Modigliani, «Uomo seduto con bastone», 1918
Luana De Micco |

Parigi. Lo scandalo dei «Panama Papers» coinvolge anche il mondo dell’arte. I documenti dello studio Mossack Fonseca, al centro dell’inchiesta dell’International Consortium of Investigative Journalists, hanno permesso di far luce «su uno dei casi di spoliazione di opere d’arte più critici del momento» scrive oggi «Le Monde», che, come «L’Espresso» per l’Italia, partecipa al network mondiale di giornali.
È il caso che ruota intorno a un quadro di Amedeo Modigliani «L’uomo seduto con bastone», dipinto nel 1918, un’opera che secondo i media svizzeri è stimata 25 milioni di dollari (22 milioni di euro). Stando a quanto emerso dall’inchiesta, lo studio legale Mossack Fonseca è coinvolto nella battaglia legale che oppone negli Stati Uniti la Helly Nahmad Gallery di New York e Philippe Maestracci, nipote del mercante d’arte ebreo Oscar Stettinger, a cui il dipinto fu sottratto
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