Pieve di Soligo (Treviso). Il profilo di un palmizio costretto entro una piccola e oblunga aiuola si staglia al centro di un parcheggio deserto nella provincia di Padova. L’obiettivo di Stefano Graziani coglie ed enfatizza attraverso il bianco e nero il contesto desolante che lo circonda, il vuoto dell’asfalto, l’atmosfera sospesa e silente. È la «Palma veneta» che tutt’ora popola piazze, giardini, spazi pubblici e privati diffusa nel territorio certo anche agli albori del secolo scorso ma assurta negli anni a simbolo identitario «fallace», come osserva Carlo Sala, miraggio esotico trapiantato e proliferato indiscriminatamente persino all’ingresso di centri commerciali, discoteche, night club.
Lo scatto di Graziani è uno fra i molti che sino al 16 agosto, nell’ambito della quinta edizione del Festival di Fotografia F4, raccontano a Villa Brandolini d’Adda storie di paesaggi contemporanei offrendo, nello specifico, un’immagine trasversale di quello a Nord-Est.