Sabato 4 aprile al Carrousel del Louvre il contrasto era lampante: centinaia di visitatori si accalcavano all’ingresso principale del museo mentre, in contemporanea, la fiera Paris Beaux-Arts (1-5 aprile), alla prima edizione, attendeva i clienti. Lanciare una nuova fiera non è mai facile e quest’ultima, organizzata dal Syndicat National des Antiquaires (Sna), è partita con alcuni svantaggi non da poco: un concept piuttosto vago (un salone per collezionisti che si propone come alternativa alla prestigiosa Biennale des Antiquaires in settembre), un numero ridotto di espositori (52 anziché gli 80 inizialmente previsti); date discutibili (appena prima del weekend di Pasqua e una settimana dopo altre quattro fiere). «È stata vuota per tutta la settimana», si è lamentato il mercante di dipinti antichi Philippe Mendes. Le opere offerte, tuttavia, erano varie e di qualità, l’allestimento generale arioso e i dettagli molto curati. Per spirito di solidarietà diverse gallerie parigine, tra le quali De Bayser, Bailly e Berès, che la settimana prima avevano partecipato ad altre fiere, hanno preso parte anche a Paris Beaux-Arts.
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)