Salvatore Settis e Miuccia Prada. L’archeologo e storico di arte antica celebre in tutto il mondo per i suoi scritti e le sue intuizioni, direttore prima del Getty Research Institute di Los Angeles e poi della Scuola Normale di Pisa dove è stato anche professore, e la stilista internazionale, signora del lusso, a capo di un marchio di fama mondiale, molto apprezzata per le sue doti imprenditoriali. Classico e contemporaneo insieme. Due mondi opposti e apparentemente lontani, ma in realtà vicini, che s’incontrano e dialogano condividendo un comune passato. Il 9 maggio la Fondazione Prada, nata nel 1993 con l’intento di promuovere artisti contemporanei ed eventi per lo più legati all’architettura e al cinema, inaugura la nuova sede di Milano con una rassegna non di arte contemporanea come ci si sarebbe aspettato, bensì, in controtendenza con la sua vocazione, con una mostra di arte antica. E per l’occasione Miuccia Prada ha voluto al suo fianco proprio Settis, curatore non solo della mostra inaugurale ma anche della sua «gemella» allestita in contemporanea negli ambienti del palazzo settecentesco di Ca’ Corner della Regina, sede della Fondazione Prada a Venezia.
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