Fra le eccellenze della Fondazione Zeri spicca il corpus di fotografie antiche raccolte dal più speciale, eclettico e imprevedibile connoisseur del Novecento italiano, Federico Zeri. Sono stampe eseguite fra gli anni 1870 e 1920 con soggetto opere di pittura, scultura e monumenti: un materiale vario per tipologia (carboni, aristotipi, albumine, gelatine ai sali d’argento) e per provenienza, tecniche e autori, di interesse sia per la storia dell’arte sia per quella della fotografia. La Fondazione Zeri esordisce come editrice con un volume di saggi centrato sul patrimonio della Fototeca: I colori del bianco e nero. Fotografie storiche nella Fototeca Zeri 1870-1920, (296 pp., E 40,00) a cura di Andrea Bacchi, Francesca Mambelli, Marcello Rossini, Elisabetta Sambo. Attraverso 16 case-studies emblematici dell’archivio fotografico di Zeri, il volume analizza la fotografia di riproduzione storico artistica fra Otto e Novecento e costruisce un repertorio di 85 fotografi attivi all’epoca (alcuni celebri, altri quasi sconosciuti) in un lavoro di ricerca che in molti casi ha condotto gli studiosi a risultati inediti.
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)