Il Museo Archeologico della città di Vercelli, inaugurato lo scorso 21 maggio, mette in mostra il frutto di una decennale attività d’indagine archeologica, dalle origini della città romana di Vercellae fino agli sgoccioli della tarda antichità. Ospitata nella manica del convento di Santa Chiara, la nuova esposizione permanente analizza gli sviluppi economici, sociali e religiosi di Vercelli, attraverso centinaia di reperti, in prevalenza racchiusi in un arco temporale che va dal II a.C. al IV secolo d.C. Il percorso si snoda attraverso sette sale e illustra l’evoluzione della città da villaggio celtico dei Libui a «firmissimo» municipio romano. Nel corso del II secolo d.C. si passa dall’oppidum celto-ligure dei Libui al primo insediamento di Vercellae, alleato dei Romani e ottima base per le campagne contro i Salassi condotte da Appio Claudio Pulcro. Nel 49 a.C. ottiene la cittadinanza romana per opera di Giulio Cesare e tra I e II secolo d.C. Vercellae raggiunge il massimo splendore con la costruzione di mura e di grandi edifici pubblici come l’anfiteatro e le terme.
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)