Colonia (Germania). Al Museum Ludwig due belle mostre testimoniano una volta di più come anche un museo attento ai numeri e al pubblico possa allestire mostre di ricerca, che aumentino le conoscenze e invitino alla riflessione, e non puntino solo al pur piacevole intrattenimento. La prima è «Intractable and untamed: Documentary Photography around 1979», e presenta il lavoro di tredici dei maggiori fotografi di stile documentario emersi alla fine degli anni Settanta, tra cui spiccano i nomi di Robert Adams, Joachim Brohm, Boris Mikhailov, degli allora giovanissimi Thomas Ruff e Candida Höfer, di David Goldblatt e Raghubir Singh (fino al 5 ottobre, a cura di Barbara Engelbach). Una mostra che ha alcune caratteristiche particolari, diversa dalle tante dedicate al tema e a questi autori: anzitutto di ognuno di essi è presentata una sola serie, nella sua interezza; ogni serie non viene solo esposta e letta dal punto di vista artistico, ma vengono anche presi in considerazione i motivi per i quali è stata realizzata, la committenza, la sua destinazione, in una lettura a tutto tondo dell’immagine fotografica.
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