Giverny (Francia). Non solo Parigi, ma anche Bruxelles fu una patria dell’Impressionismo. I pittori belgi, sensibili alla luce e al colore, adottarono il nuovo stile pittorico e lo reinterpretarono. Alfred Stevens, Émile Claus e Théo van Rysselberghe ne furono tra i principali rappresentanti, come illustra la mostra «Bruxelles, une capitale impressioniste», organizzata dall’11 luglio al 2 novembre al Musée des Impressionismes in collaborazione con la Terra Foundation for American Art. Sono esposte un centinaio di opere, perlopiù in arrivo dal Musée des Beaux-Arts d’Ixelles. Prestiti anche dai musei di Gand, Liegi e Ostenda, dal Musée d’Orsay di Parigi e dalla Fondation de l’Hermitage di Losanna. Di Van Rysselberghe sono esposti «Le Thé au jardin» e «Voiliers et estuaire»; di Claus, «Enfants jouant sur la glace» e «La Levée des nasses»; di James Ensor una bella «Vue de Bruxelles» (nella foto, Anna Boch, «Dunes au soleil», 1903 ca).
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)