Prosegue fino al 24 aprile negli spazi di Studio La Città una personale di Roberto Pugliese dal titolo «Concerto per natura morta», nella quale sculture e installazioni sono accomunate dalla ricerca sonora e digitale, cifra inconfondibile del trentaduenne artista napoletano. La mostra, curata da Valerio Dehò, presenta una grande installazione composta da una sorta di «bosco tecnologico» ottenuto da tredici grandi tronchi di castagno, svuotati e contenenti un trasduttore tattile che propaga il suono mediante il contatto diretto con la superficie su cui poggia. I suoni provengono dai luoghi nei quali sono stati prelevati i tronchi, in un processo di rivitalizzazione degli alberi tramite la musica. «Risonanti pressioni materiche» è invece un’opera a parete in cui il suono fuoriesce da una serie di trombe in ceramica collocate su un disco di plexiglas con l’intenzione di rendere la composizione audio parte integrante della scultura. Infine in «Fluide propagazioni alchemiche» (nella foto) gli speaker ...
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)