I vicoli stretti dove a malapena si poteva passare a cavallo, con l’acciottolato e le botteghe antiche, le case basse e le piccole palazzine della Parigi medievale: tutto venne raso al suolo con la rivoluzione urbanistica del barone Haussmann e di Napoleone III, lasciando spazio alla città moderna dei grandi boulevard e della struttura ortogonale ottocentesca. Ma in questo caso, la Parigi più antica non svanì nel nulla, poiché, su incarico del governo cittadino, a partire dal 1862 Charles Marville catturò quei vicoli e quelle botteghe (nella foto, Cour Saint-Guillaume 1865 ca), in una serie di immagini divenute preziosa testimonianza storica. Inoltre, mentre immortalava per i posteri la città antica, Marville catturò anche le prime immagini della città «nuova» con la diversa fisionomia data dall’innovativo programma urbanistico e dall’energia della modernità di quella nuova borghesia che si affermava come protagonista assoluta del mondo economico, sociale e culturale, non solo della Ville Lumière ma dell’Europa della seconda metà del secolo.
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