Se sei professore a Cambridge e tutti i giorni ti aggiri per gli spazi di quell’università è facile che ti venga l’idea, come è accaduto a James W.P. Campbell, di scrivere una storia universale delle biblioteche (La biblioteca. Una storia mondiale, 328 pp., ill. b/n e colore, Einaudi, Torino 2014, e75,00). Del resto, una vena affine di suggestione ambientale dieci anni fa lo aveva portato a scrivere Brick: A World History, frutto perfetto del rigore nutrito d’una vena di bizzarria che ci fa amare la scuola anglosassone. La nuova impresa, in cui si è associato, come nella precedente, il valente fotografo d’architetture Will Pryce, è inevitabilmente monumentale, documentatissima, e racconta una vicenda plurisecolare imparentata intimamente con l’oggetto più semplice e insieme «totale» inventato dall’umanità: il libro. L’operazione non è nuova, almeno dal punto di vista dell’impressione visiva. Le foto straordinarie e pionieristiche di Massimo Listri raccolte nel 2002 da Allemandi in Il fascino delle biblioteche (cfr.
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)