In che modo la storia, il costituirsi della memoria, i cambiamenti culturali e sociali vengono rappresentati oggi dagli artisti che utilizzano la fotografia e il video? Si pone questa domanda la collettiva «MemoryLab: the Sentimental Turn. Photography Challenges History», in corso fino al 17 dicembre al Martin Gropius Bau, e fulcro del VI European Month of Photography. La rassegna dimostra come da una ventina d’anni, alcuni autori oppongano all’obiettività documentaria uno sguardo che, pur nella lucidità d’indagine, fa leva sul coinvolgimento emotivo per comunicare i propri contenuti. Tra i lavori presentati, anche «Obersalzberg» di Andreas Mühe, «The Other Side of Venus» di Anna Charlotte Schmid, «Puppies Torture Chambers» di Pablo Zuleta Zahr e «Divine Violence» di Broomberg&Chanarini.
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