Dalle nature morte ai ritratti; dalla poesia dei paesaggi e delle architetture di Taos, in New Mexico, alle «street scene» della New York di Wall Street; dalle vedute del New England, cuore dell’America ritratto durante gli anni della prima guerra mondiale, agli abitanti della Luzzara, cittadina in Emilia Romagna, degli anni Cinquanta; dal Marocco al Ghana degli anni Sessanta.
La grande retrospettiva che il Philadelphia Museum of Art dedica a Paul Strand fino al 4 gennaio, «Paul Strand (1890-1976). Master of Modern Photography», comprende l’intera produzione del maestro, grazie alla recente acquisizione da parte del museo della produzione di Strand finora di proprietà di Aperture. Una particolare attenzione viene data nell’allestimento al periodo compreso tra gli anni Dieci e gli anni Sessanta, ma le circa 250 stampe in esposizione presentano l’intera opera di Strand. Cominciò a fotografare fin da adolescente e negli anni Dieci realizzò le prime immagini di stile «Pictorialist», come «The River Neckar, Germany» (1911).
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)