«Visioni del mondo» è il titolo della personale di Daido Moriyama che inaugura il 22 novembre al Centro Italiano Arte Contemporanea (fino al 25 gennaio), in collaborazione con la Fondazione Fotografia di Modena. Curata da Filippo Maggia e Italo Tomassoni, riunisce 120 immagini dagli anni Sessanta a oggi. Moriyama ha fatto del vagabondaggio il sistema della sua arte: il suo sguardo, formato sul lavoro di Eikoh Hosoe e di Shomei Tomatsu, sulle sperimentazioni della rivista «Provoke» e la lettura di Kerouac, macina città e strade traducendole in un bianco e nero sporco e sgranato, in inquadrature sbilenche e parziali (nella foto, «Highway, Shizuoka, Japan», 1969) che lo impongono come figura di riferimento della fotografia giapponese. Parallelamente «Asian Contemporary», una sezione di video.
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