Volume imperdibile non solo per gli appassionati di fotografia e non solo per chi ama l’autore, l’edizione italiana degli scritti di Lewis Baltz è un concentrato di lucidità e di passione, di capacità di lettura di se stessi e del mondo nel quale ci si muove (Scritti, di Lewis Baltz, a cura di Antonello Frongia, traduzione di Emilia Sala, 160 pp., Johan & Levi, Monza 2014, € 16,00). Nato nel 1945, grande protagonista della stagione dei «New Topographics» negli anni Settanta, il fotografo guarda e legge non solo la fotografia propria, quella del proprio tempo e del più recente passato, ma anche il lavoro di artisti come Chris Burden o Félix González-Torres, evidenziando sempre le ragioni linguistiche, storiche ed etiche delle opere in questione. Con quel tanto di parzialità e di coraggio nelle scelte che ci si attende da un artista che si misura con i suoi colleghi.
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(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)