Una folla di mani, tablet e telefonini che si alzano per immortalare la «Gioconda» presa d’assalto dai turisti. La scena fa tornare subito in mente uno dei famosi scatti sui cliché dei parigini raccontati dal fotografo, so British, Martin Parr (e di recente esposti alla Maison Européenne de la Photographie). Ma non è solo un cliché, e Parigi lo sa bene: se i visitatori dei musei cambiano, anche le regole si devono adeguare. È nata dunque una «carta del buon visitatore-fotografo», in cinque punti, valida per tutti i musei e monumenti nazionali. «Tous photographes!» è il risultato della cooperazione tra Ministero della Cultura, Centre des monuments nationaux e associazioni dei visitatori. L’obiettivo è di «conciliare le nuove forme di visita, le regole di buona creanza nello spazio pubblico e le buone condizioni di inquadratura». Regola numero 1: niente flash. «Sin dal suo arrivo, è scritto, il visitatore deve disattivare il flash e fare in modo di non disturbare gli altri visitatori mentre fotografa e mentre filma».
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