Roma. Protesta nazionale domani 11 gennaio, mattina e pomeriggio, in piazza del Pantheon degli archeologi (quelli «Precari del Mibact: lavoratori non schiavi» e gli altri «Disoccupati e volontari: senza voce né lavoro»), insieme con i bibliotecari, gli archivisti, gli storici dell’arte, gli architetti, i restauratori, gli operatori museali, gli artisti e molti altri. Migliaia di persone che chiedono un trattamento equo e un riconoscimento professionale a un Paese che non riconosce il loro lavoro, neppure dei mille che collaborano da precari al Mibact pagati (e non sempre) «una vera miseria». In piazza anche quelli che «nessuno sa quanti siano»: i collaboratori a progetto o a partita Iva di Enti, Comuni, Province, Regioni; migliaia di operatori culturali che pretendono dignità.
Sono proprio i precari del settore ad aprire la manifestazione dalle 10.30 alle 14 al Pantheon: una quarantina di sigle tra organizzazioni di categoria, culturali e sindacali del mondo della cultura e dei Beni culturali, con lo slogan «500 NO al Mibact per la giusta occupazione nei Beni culturali».