Chieti. Cento anni fa nasceva Emilio Greco, uno dei grandi scultori iconici del Novecento ma anche, come affermò Picasso, «uno dei migliori disegnatori che abbiamo in Europa»; siciliano, scomparso a Roma nel 1995, torna protagonista a Chieti dal 29 giugno al 29 settembre in una retrospettiva nello Spazio esposizioni temporanee di Palazzo de’ Mayo, intitolata «La vitalità della scultura» e curata da Gabriele Simongini.
Una mostra, promossa dalla Fondazione Carichieti in collaborazione con gli Archivi Emilio Greco di Roma e con l’Opera del Duomo di Orvieto, che presenta al visitatore sedici sculture fra bronzi, terrecotte, gessi e cementi, oltre a un pregevole gruppo di ventisei disegni, selezionati in modo da offrire una campionatura dei motivi più sentiti dall’artista, legati soprattutto al corpo e alle espressioni femminili, tutte opere provenienti dai citati ...