Roma. All’Auditorium un nuovo spazio intitolato Per piacere, aperto alle sperimentazioni dei diversi linguaggi visivi, fino al 7 maggio ospita le opere fotografiche di Roberto Vignoli che, ispirandosi a Man Ray, mettono a confronto l’universo umano con quello naturale nelle loro manifestazioni estreme. Sono un esempio le maestose Cascate di Iguazú al confine tra l’Argentina, il Brasile e il Paraguay. L’obiettivo dell’artista si divide tra il bianco spumeggiante dell’acqua contro i neri in primo piano della foresta circostante e i suoi esseri inquietanti. «Per ricreare quell’atmosfera grandiosa, abbacinante, spiega Laura Scaringella, curatrice della mostra- è stato determinante l’utilizzo di una pellicola scaduta quindici anni fa, con i suoi grigi malati che invadono i bianchi e i neri, una tecnica simile a quella utilizzata da Man Ray, che sperimentava le pellicole scadute da tempo». In altre fotografie Vignoli celebra la natura femminile vitale, quasi soprannaturale, che sembrano emanare le sue modelle.