Caro Gaggero,
Hai visto come è semplice movimentare una vetrata? Basta fare le riseghe. Ogni stanza ha una piccola appendice che si proietta all’esterno. In questo modo è possibile guardare dentro la propria stanza standone dentro ma in apparenza essendone fuori. Non importa se dentro alle riseghe c’è spazio solo per una sedia: il volume delle riseghe serve solo per compiacimento. Da fuori la cosa cambia aspetto. Le riseghe creano un gioco di specchi con le vetrate e l’alternanza di riflessi con quella dei pieni e dei vuoti descrive allo spettatore una babelica esibizione di vedute, come quella del caleidoscopio. Però con due grossi difetti: questo è fisso ed enorme.
Luccardini
Caro Luccardini,
Questo edificio di Locarno è stupefacente. Come abbiamo spesso verificato nella nostra carriera di mostrologi, l’edificio è un’occasione per fare dell’altro. In questo caso un esercizio di grafica e un gioco di prestigio. Il linguaggio architettonico non è molto raffinato, non c’è certo traccia della cultura classica, men che mai dell’identità rinascimentale e nemmeno del Gotico nonostante gli sforzi.
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)