Düsseldorf (germania). Correva il 1985, quando un trentenne di belle speranze nato a Lipsia, già studente di Michael Schmidt alla Folkwangschule di Essen, entrava nella classe di Bernd Becher all’Accademia di Düsseldorf per completare il suo iter di studi. Oggi, a quasi trent’anni di distanza, quello studente è la star indiscussa della fotografia mondiale, capace di abbattere record d’asta a ogni tornata, di richiamare folle oceaniche di spettatori alle sue mostre, e oggi la sua città d’adozione gli dedica una grande mostra al Museum Kunstpalast («Andreas Gursky» dal 23 settembre al 13 gennaio, a cura dello stesso artista e di Beat Wismer, catalogo Steidl).
Gursky viene così giustamente celebrato nella città dove vive, dove dal 2010 insegna alla locale Accademia e alla quale ha reso fama fotografica planetaria creando, insieme ai suoi compagni di studi Thomas Struth, Thomas Ruff, Candida Höfer, Axel Hütte e Petra Wunderlich, il primo nucleo della celebre Scuola di Düsseldorf.
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