Parigi. Con la mostra «Canaletto a Venezia», dal 19 settembre al 10 febbraio il Musée Maillol invita il pubblico a scoprire la città lagunare con gli occhi del suo più celebre vedutista. La mostra, realizzata in accordo con la Fondazione Musei Civici di Venezia e curata da Annalisa Scarpa, riunisce una cinquantina di opere, molte provenienti da collezioni private. Sono esposti anche numerosi disegni, tra cui il famoso quaderno, realizzato nel 1731 ca ed eccezionalmente concesso in prestito dal Gabinetto dei disegni e stampe delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. In mostra, dove è esposta la ricostruzione di un facsimile della camera ottica che Canaletto utilizzava per realizzare i disegni, il taccuino è anche virtualmente sfogliabile. Il percorso segue l’evoluzione stilistica di Canaletto attraverso la messa a confronto di opere di epoche diverse raffiguranti il medesimo soggetto: dalle prime opere influenzate da Marco Ricci e profondamente legate all’attività di scenografo del vedutista, la pittura del Canaletto con il passare degli anni modifica l’interpretazione del reale, diventa più sottile, più illuminista, grazie soprattutto alla capacità di captare l’essenza stessa della luce.