Urbino (PU). La tavola raffigurante la «Città ideale», conservata nella Galleria Nazionale delle Marche, è considerata uno dei simboli della civiltà maturata alla corte di Urbino di Federico da Montefeltro. Compendio di arte, scienza e speculazione filosofica, il dipinto rappresenta ancora oggi per gli storici dell’arte un rebus: non se ne conosce infatti con certezza la funzione, il committente, l’autore e soprattutto il soggetto. Tanti enigmi irrisolti cui la mostra «La Città Ideale. L’utopia del Rinascimento a Urbino tra Piero della Francesca e Raffaello», a cura di Lorenza Mochi Onori e Vittoria Garibaldi e allestita nel Palazzo Ducale dal 6 aprile all’8 luglio (catalogo Electa), cerca di dare una risposta. Innanzitutto ponendo al centro del percorso la tavola urbinate e quella di Baltimora (Walters Art Gallery), mentre è assente quella dello Staatliche Museen Gemälde Galerie di Berlino.
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