Londra. Chissà che cosa direbbero alcuni dei grandi maestri del XIX secolo come Degas, Constable, Ingres, Fantin-Latour, Vernet nel trovarsi esposti fianco a fianco, nelle sale della National Gallery, con rappresentanti dell’allora giovane arte fotografica come Gustave Le Gray, Oscar Rejlander, Julia Margaret Cameron, Hill e Adamson, Roger Fenton, e con i nostri contemporanei Nan Goldin, Thomas Struth, Rineke Dijkstra, Karen Knorr, Tina Barney e altri ancora.
Certo, per gli studiosi la connessione tra fotografia e arte antica è ormai un dato assodato, a partire dal concetto di «tableaux» elaborato una ventina di anni fa per definire i nuovi grandi formati a colori, ma è forse la prima volta che una mostra evidenzia in maniera così esplicita e con tale autorevolezza, per un largo pubblico, questa sorta di passaggio di consegne.
«Sedotta dall’arte.
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