Parigi. La terza edizione di Photoquai, la Biennale organizzata dal Musée du quai Branly, si tiene dal 13 settembre al 4 dicembre. L’iniziativa intende far scoprire l’opera, inedita in Occidente, di artisti di Africa, Asia, Americhe, Oceania (e quest’anno anche Russia e Bielorussia). La direttrice artistica, la fotografa e regista Françoise Huguier, ha collaborato con quindici curatori, per presentare lungo le rive della Senna di fronte al museo e nei giardini che circondano l’edificio di Jean Nouvel, 400 opere di 46 fotografi emergenti, provenienti da 29 Paesi. Passando da una monografica all’altra si nota la varietà dei contenuti e al tempo stesso la permanenza di grandi soggetti estetici, sociali e politici. Così il reportage sull’automutilazione delle ragazze in Giappone di Kosuke Okahara analizza lo stesso problema su cui si è focalizzato Mack Magagane, che mette in scena il suicidio di un adolescente in Sudafrica.
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