Parigi. Mentre il disastro di Fukushima allarma il mondo, le 63 fotografie di Mitch Epstein, che la Fondation Henri Cartier-Bresson presenta fino al 24 luglio, illustrano i danni che l’intervento dell’uomo, finalizzato al profitto, fa sulla natura. «American Power», l’energia e il potere americano, è un lavoro che ha occupato Epstein dal 2003 al 2008, in seguito a un reportage realizzato per il «New York Times». Il fotografo, che si è autodefinito un «turista dell’energia», ha viaggiato negli Usa per documentare l’impatto che l’avidità industriale ha avuto sull’ambiente. Le prime fotografie riguardano Cheshire, nell’Ohio, un villaggio abbandonato dalla popolazione a causa dell’inquinamento del suolo causato dall’American Electric Power, che ha indennizzato gli abitanti perché non sporgessero denuncia. Epstein ha fatto il giro degli impianti di produzione energetica degli Usa, carbone, nucleare, petrolio, gas, solare, eolico.
...
(l'articolo integrale è disponibile nell'edizione su carta)